
Appello per i bambini Rom e Sinti :
anche loro sono bambini!
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Da mesi tutti i bambini Rom e Sinti che vengono
forzatamente e “legalmente” allontanati dopo
l’abbattimento delle loro povere baracche dalle
ruspe, vagano per la Capitale in cerca di un
posto dove dormire.
Vista l’insensibilità e l’ipocrisia dei nostri politici, sul concetto di solidarietà e legalità, come mamma e
insegnante, mi rivolgo a tutte le persone che hanno
a cuore i bambini e chiedo loro di sottoscrivere e
diffondere questa foto con uno degli articoli
della Convenzione Internazionale sui diritti dell
infanzia, approvata dall'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite il 20 novembre 1989 e ratificata anche
dall Italia
Articolo 2 della Convenzione sono enunciati nella presente Convenzione ed a
garantirli ad ogni fanciullo nel proprio ambito
giurisdizionale, senza distinzione alcuna per
ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua,
di religione, di opinione politica o di
altro genere, del fanciullo o dei suoi genitori o
tutori, della loro origine nazionale, etnica o
sociale, della loro ricchezza, della loro invalidità,
della loro nascita o di qualunque altra condizione.
2.Gli Stati parti devono adottare ogni misura appropriata per assicurare che il fanciullo sia
protetto contro ogni forma di discriminazione
o di sanzione motivata dallo status, le attività,
le opinioni espresse o il credo dei suoi genitori,
dei suoi tutori o di membri della sua famiglia.
Quanti volessero sostenere questo appello, sono
pregati di:
- inserirlo nei loro blog - inviarlo ai loro amici e conoscenti pregandoli di fare la stessa operazione
- trasmetterlo ai vari organi di stampa e informazione - consegnarlo a persone dello spettacolo, della cultura, del cinema, della musica,dello sport….
- coinvolgere le varie organizzazioni sindacali - esporre il volantino nei luoghi di lavoro, di culto, presso le università…..
- farlo pervenire all’Unicef e a tutte le associazioni che si occupano di minori
- ……… Maria Grazia Dicati “La tua casa non c’è più e dovunque andrete vi manderemo via”
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